
Il “Taboo” dei giochi da tavolo
Uno dei migliori passatempi quando si è tra amici o in famiglia è sicuramente sfidarsi ad un gioco di società. Rispetto al passato, oggi sono disponibili centinaia se non migliaia di nuovi titoli adatti a giocatori esperti e non. Tra questi, alcuni dei classici intramontabili sono presenti quasi in tutte le case: Risiko, Monopoli, Pictionary, Cluedo e Taboo.
È proprio di quest’ultimo che parleremo oggi, cercando di sottolineare tutti gli aspetti inerenti a questo famosissimo titolo e come questo faccia a rimanere un gioco sempre fresco e moderno, sia in versione tradizionale cartacea o in digitale (come il nostro Quetzal, disponibile su Google Play).
Cosa è Taboo
Taboo è un gioco di società originariamente ideato da Brian Hersch e pubblicato nel 1989. In Italia il gioco è distribuito da Hasbro.
Il gioco prevede un minimo di 4 giocatori divisi in almeno due squadre. L’età minima consigliata è di 13 anni.
Versioni
Il look della gioco base è stato aggiornato diverse volte nel corso degli anni, mantenendo comunque la sua identità editoriale tramite l’uso del suo celeberrimo marchio ed il colore viola come tonalità dominante.
Il marchio, che ritrae un omino che si copre la bocca con la mano come per dire “Ooops“, incarna l’essenza del gioco stesso.












Oltre alla versione originale, esistono diverse altre versioni di Taboo sul mercato che aggiungono ancora più varietà. Qualche esempio:
Taboo Junior
Una versione del gioco semplificata e con contenuti più adatti ad un pubblico più giovane.
Taboo Quick Draw
Questa versione cerca di unire le parole vietate di Taboo alle modalità di gioco di Pictionary: lo scopo è difatti quello di far indovinare una parola segreta senza disegnare nessuna delle parole proibite.
Celebrity Taboo
In questa variazione di Taboo i giocatori dovranno indovinare nomi di attori, politici e altri personaggi famosi. Le regole sono essenzialmente le stesse del gioco originale.
Taboo XXL
Chiamato anche “The Big Taboo“, questa versione viene considerata da molti la più completa e divertente. La scatola contiene infatti ben quattro diverse modalità di gioco che si alternano casualmente durante una partita.
Oltre alla normale modalità delle “parole proibite”, i giocatori dovranno disegnare, descrivere parole usando un numero limitato di indizi o mimare utilizzando un simpatico pupazzo viola chiamato “Mimotto“.












Come si gioca a Taboo
Esistono diverse versioni e varianti di Taboo, ma quasi tutte condividono un set di semplici regole che andremo ad illustrare qui sotto.
Regole base
I giocatori si dividono in squadre, solitamente due. E’ consigliabile che ognuna di queste sia composta dallo stesso numero di membri, ma è comunque possibile (e a volte anche più divertente) dividere i giocatori in squadre di grandezza diversa.
I giocatori si siedono in cerchio alternandosi in base alla propria squadra, ad esempio:
- A B A B A B
- A B C A B C A B C
Il gioco consiste principalmente nel far indovinare ai membri della propria squadra una parola segreta, senza però utilizzare le “parole taboo“, ovvero un elenco di generalmente 5 parole correlate a quella segreta.



A turno, ogni giocatore vestirà i panni del “Suggeritore” che dovrà far indovinare alla propria squadra più parole possibili in un lasso di tempo solitamente pari a 1/2 minuti.
I giocatori seduti accanto al “Suggeritore“, facendo parte di una squadra avversaria, dovranno controllare che questo non pronunci alcuna parola vietata né che infranga i limiti elencati nel prossimo paragrafo.
Gli errori vengono solitamente segnalati tramite l’uso di un piccolo dispositivo chiamato Buzzer, che emette il caratteristico suono da cui prende il nome.
Ogni errore commesso dal “Suggeritore” comporta una penalità al punteggio di quel turno. Quindi state attenti!
Limiti
Oltre a non dover pronunciare le “parole taboo”, esistono altri vincoli insidiosi tra i quali il “Suggeritore” dovrà destreggiarsi:
- Non utilizzare l’iniziale della parola segreta. Esempio: non è possibile dire “inizia con B” per far indovinare “Balena”
- Non utilizzare parole derivate o simili. Esempio: non si può utilizzare “Torrone” per far indovinare “Torre”
- Non utilizzare pezzi della parola segreta. Esempio: non si può utilizzare “Vite” per far indovinare “Cacciavite”
- Non è possibile utilizzare una traduzione in un’altra lingua né della parola segreta né di quelle taboo come indizio. Esempio: non si può utilizzare “Dog” per suggerire “Cane”
- Non è ammesso mimare o usare gesti in alcun modo
- Non è possibile fare versi, canticchiare o fare rumori. E’ tuttavia possibile utilizzare una strofa di una canzone come indizio
Alcune versioni inoltre non permettono l’utilizzo di sinonimi o rime. Fate riferimento al regolamento per essere sicuri!
Punteggio e vittoria
Ogni parola indovinata fa guadagnare dei punti alla propria squadra. In alcune versioni questo corrisponde all’avanzamento di una pedina su un tabellone, in altre ad un semplice accumulo di punti.
Nel primo caso, la squadra che raggiunge l’ultima casella per prima vince la partita. Nell’altro, la squadra vincente è quella che ottiene il più alto punteggio dopo un numero di turni prefissato.
Consigli su come vincere a Taboo
Come quasi in ogni gioco, anche in Taboo esistono strategie che spesso si dimostrano vincenti ma sopratutto rendono le partite ancora più divertenti.
Giro di parole
Forse la tattica più comune. Uno dei metodi più efficaci per descrivere una parola senza utilizzare quelle vietate è quello di utilizzare un largo giro di parole (o meglio una perifrasi) per esprimere un concetto.
Consigliato a chi piace dare sfoggio del proprio ricco vocabolario.
Esempio: un mezzo fatto di legno per muoversi su un liquido che beviamo.
Riferimenti esterni
Molto utilizzato tra amici, famiglie o in coppia. Utilizzare riferimenti esterni consiste nel collegarsi ad eventi o fatti accaduti nel contesto della vita di tutti i giorni per suggerire rapidamente la parola segreta.
Esempio: cosa c’era disegnato sulla maglietta che ti ha regalato la zia Giovanna l’altro giorno?
Sinonimo/Contrario
Arma precisa e rapida, talvolta al punto da essere vietata in alcune versioni di Taboo.
Come da titolo, a volte è sufficiente utilizzare un sinonimo o contrario che non sia incluso tra le parole vietate.
Esempio: un sinonimo di Gattabuia
Parola mancante
Non dire qualcosa qualche volta si dimostra essere il migliore indizio.
Omettere intenzionalmente una parola in una frase è un metodo estremamente diffuso in quanto il nostro cervello è particolarmente bravo a riempire gli spazi vuoti.
Esempio: finché la _____ va, lasciala andare
Il vero segreto: essere in sintonia
Giocando a Taboo, ci si accorge quasi subito che la squadra più affiatata è il più delle volte quella più performante.
Menti che ragionano sulla stessa frequenza hanno bisogno di una singola parola, un inusuale uso di aggettivi o una battuta per indovinare anche le parole più difficili.
Perché Taboo piace?
Diversi fattori rendono Taboo uno classico intramontabile. Cerchiamo di analizzarli:
Semplicità
Le regole di Taboo sono estremamente semplici: fai indovinare una parola senza utilizzare una lista di indizi vietati. Questo permette a chiunque di partecipare al gioco e divertirsi senza pensare troppo al regolamento.
Rapidità
Una partita a Taboo è genericamente piuttosto rapida e varia in base al numero di giocatori o squadre. Questo fattore spesso invoglia i partecipanti a giocare più di una partita di seguito.
Struttura
Taboo prevede che i partecipanti si uniscano in squadre e collaborino al fine di indovinare le parole segrete e vincere la partita. Questo crea inevitabilmente affiatamento tra i membri ed una (spesso – ma non sempre!) sana competizione.
Rigiocabilità
L’utilizzo di parole casuali estratte da un mazzo di carte o da un’App permette di giocare partite sempre diverse e piene di sorprese.
Buzzer
In una partita di Taboo non può mancare il Buzzer (da qualcuno chiamato Pulsantone), ovvero un piccolo dispositivo fisico o digitale utilizzato per segnalare gli errori commessi. Solitamente il Buzzer è affidato ad un membro di una squadra avversaria mentre il Suggeritore tenta di far indovinare la propria.
Il tipico BUZZZZZZZ emesso dal dispositivo rende il gioco più frizzante e spesso rappresenta la vera e propria anima della partita.
StarSeeker Games ha messo a disposizione un Buzzer in forma di App completamente gratuito e scaricabile da Google Play. Puoi scaricarlo dal pulsante qui sotto.
Versioni cartacee di Taboo
Le versioni cartacee di Taboo sono estremamente diffuse e presenti quasi in ogni casa. Consistono di componenti quali carte, tabelloni, clessidre e pedine contenute in una scatola.
- Componenti
- Aggiunge colore alla propria libreria giochi
- Grafica e contenuti estremamente curati nella maggior parte dei casi
- Costo
- Non sempre espandibile con nuovi contenuti
- Alcuni giocatori tendono a memorizzare contenuti del gioco
App per giocare a Taboo
Le versioni digitali di Taboo sono rappresentate da App per Android ed iOS e WebApp online.
- Tutto il gioco è contenuto in una singola App
- Gratuito o ad un prezzo estremamente contenuto
- Spesso espandibile
- Non la migliore opzione per chi possiede una libreria giochi
- Mancanza della componente tattile
- L’utilizzo richiede un dispositivo quale uno smart phone o un laptop
- Alcune versioni includono pubblicità o non presentano un’interfaccia molto curata
StarSeeker Games ti propone inoltre una sua versione di Taboo come modalità di gioco inclusa in Quetzal, il gioco da tavolo digitale disponibile gratuitamente su Google Play. Puoi scaricarlo dal pulsante qui sotto.
Alternative a Taboo
Se ti piace giocare con le parole, oltre a Taboo esistono tanti altri giochi da tavolo che ti permetteranno di animare le tue serate in famiglia e tra amici.
Se piuttosto che descrivere una parola parlando preferisci invece disegnarla, puoi provare Pictionary. Lo scopo del gioco è quello di far indovinare la parola alla propria squadra disegnandola.
Se invece di disegnare preferisci mimare, puoi invece dare un’occhiata a Charades, conosciuto più comunemente come “Il gioco dei mimi“. Analogamente a Pictionary, lo scopo del gioco consiste nel suggerire una parola o una frase mimando.
Se invece di suggerire una parola preferisci indovinare facendo domande, prova Heads Up. Un gioco semplice quanto divertente: estrai una parola e posizionala sopra la testa. Prova ad indovinarla grazie agli aiuti e ai suggerimenti degli amici.
Esistono tante altre meccaniche collegate alle parole, che tuttavia si allontanano dal contesto che stiamo trattando: giochi da tavolo come Scarabeo o Saltinmente sono un perfetto esempio.
Il già citato Quetzal propone inoltre modalità esclusive come “Time Attack“, “Catena di parole” e “Conto alla rovescia“.
Conclusione
Da come abbiamo visto, Taboo è un gioco di società che gode di un incredibile successo per diversi validi motivi.
Secondo noi chiunque dovrebbe provarlo almeno una volta e farsi qualche bella risata facendo il giocoliere con le parole.
Buon divertimento!
Salvo



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